Segni di effrazione vicino la porta: come riconoscerli?
Cosa sono i segni di effrazione
Nel dizionario della lingua italiana, la definizione del termine effrazione corrisponde a rottura, scasso. È una parola che viene impiegata soprattutto nell’ambito del linguaggio forense, ma ormai, grazie anche al suo utilizzo molto diffuso nei media, tutti lo usano quando si parla dei furti o dei tentati furti che prevedono la forzatura o la rottura di porte o finestre per accedere all’interno di un edificio. I ladri, per poter entrare nella casa che hanno preso di mira, spesso ricorrono a strumenti come il piede di porco, i cacciaviti o gli utensili di perforazione. Utilizzando questi attrezzi, anche se non riescono a forzare il varco d’accesso che hanno individuato, i ladri possono lasciare i cosiddetti segni di effrazione, ovvero quei danni (graffi, ammaccature, fori e cose del genere) che sono una testimonianza palese del loro passaggio.
Segni di effrazione: come riconoscerli
Purtroppo nel corso degli anni i malviventi si sono evoluti ed hanno iniziato ad utilizzare degli strumenti diversi da quelli tradizionali che abbiamo elencato in precedenza: oggi infatti vengono usati anche gli acidi corrosivi o le chiavi bulgare. Ad ogni modo, qualsiasi tentativo di effrazione lascia delle tracce che sono abbastanza semplici da riconoscere. I più comuni sono i danni causati alla cornice della porta o della finestra o i graffi intorno alla serratura della porta di ingresso. Naturalmente chi nota dei segni di effrazione nella sua abitazione non può restare indifferente alla situazione: di solito l’impatto psicologico è abbastanza violento, con la paura e l’insicurezza che iniziano a farsi strada in modo prepotente. Il rischio di trovarsi degli sconosciuti in casa, soprattutto se pieni di cattive intenzioni, non fa di certo dormire sonni tranquilli.
Cosa fare in caso di segni vicino la porta?
Non ci sono solo i chiari segni di effrazione ad allarmare i cittadini. Spesso infatti i ladri lasciando dei segni vicino la porta per indicare le caratteristiche della casa e pianificare la loro attività. Forse non tutti lo sanno, ma di solito i ladri perlustrano più volte la zona intorno ad un’abitazione prima di agire: in questo modo si possono rendere conto degli eventuali rischi, delle difficoltà o del potenziale guadagno che comporterebbe una rapina in quella determinata casa. Una volta individuate queste caratteristiche, i malviventi fanno dei segni vicino alla porta (o sul cancello, sul muro oppure sul citofono) che gli servono da promemoria. Si tratta di simboli diversi con significati diverso: buon obiettivo, casa con tanti abitanti, presenza di un cane, casa sempre abitata, casa abitata da una donna sola, casa di un pubblico ufficiale e così via. Tra i simboli adottati ci sono anche quelli che indicano la fascia oraria più adatta per cercare di intrufolarsi in casa.
Quando si trovano dei segni del genere vicino alla porta bisogna prima di tutto cercare di capire se sono effettivamente delle tracce di ladri: si può anche chiedere ai vicini se hanno notato qualcosa nei giorni precedenti o se i segni sono presenti anche vicino alle loro case. Se invece ci sono dei veri e propri segni di effrazione è meglio agire immediatamente:
- per prima cosa sarebbe opportuno avvertire la polizia;
- non sarebbe affatto una cattiva idea documentare il tutto, scattando delle foto che dimostrino i danni riportati dall’abitazione;
- non si dovrebbe toccare nulla prima dell’arrivo della polizia, in modo che possano essere effettuati tutti i rilievi del caso ed evitare il rischio di inquinare le eventuali prove presenti.